Ci sono evidenti differenze tra personalità e individuo ma quali sono i tipi di personalità riconosciuti che delineano i vari aspetti caratteriali di una persona, prima della caduta delle maschere e la sua trasformazione in un individuo?
Come sappiamo, mentre la personalità in una “maschera” è mutevole, l’individuo resta sempre centrato su sé stesso, avendo scoperto e riscoperto l’unità del suo IO e il suo “centro di gravità permanente”.
Dentro di noi, nella condizione del non risveglio, abbiamo delle vere e proprie folle di piccoli IO che lottano tra loro per prendere la supremazia in un qui e ora che, concretamente, per la maschera del momento in verità non esiste.
Senza una centratura, è difatti impossibile vivere il presente, poiché la vita terrena della machera diventa un continuo stadio di tensione tra illusione e disillusione con proiezioni nel passato e nel futuro mediante ricordi e preoccupazioni.
Abbiamo più volte detto che l’Uomo ha insito in sé stesso il dono di modellare il suo Tutto a sua immagine.
Aggiungiamo un piccolo tassello che certamente farà la differenza.
L’Uomo, in realtà, ha ed avrà la possibilità di plasmare il Tutto, ma il vero Uomo comprende ben presto che il suo unico scopo non è trasformativo ma integrativo: l’uomo sarà un Uomo solo quando riuscirà ad essere parte di un Tutto più grande, sentendone l’appartenenza.
Così, la “missione” trasformativa del suo piccolo Tutto, della sua realtà se vogliamo, diventerà funzionale solo per aprire le porte verso il divino e poter accedere a nuovi mondi in cui, la scoperta maggiore, sarà proprio che, in verità, nulla deve essere mutato tranne il proprio concetto stesso di accettazione, perché tutto è perfetto.
Solo in questo modo crolleranno bisogni e desideri e potremmo vivere finalmente attimo per attimo, in completa armonia con noi stessi e con un universo che mai ha smesso di parlarci e amarci, nonostante il male che gli abbiamo fatto e che gli stiamo ancora procurando.
Fino a quando questo processo non vedrà la luce dovremmo per forza fare i conti con i vari tipi di personalità che si affacciano costantemente nella nostra vita, che vivono e che persino muoiono o si trasformano radicalmente sfruttando l’anarchia che regna sovrana in noi.
La casa che non ha più un padrone è destinata a crollare miseramente.
I tipi di personalità
Il ventunesimo secolo è un periodo molto strano ed è la diretta conseguenza del secolo che lo precede e porta in sé grandissime potenzialità.
Oggi il caos regna sovrano poiché abbiamo finalmente aperto gli occhi e ci siamo resi conto che esiste, oltre il nostro orticello, un intero mondo con culture differenti che, se esaminate correttamente fino in fondo, senza pregiudizi e preconcetti, hanno tutte un senso di verità e, fondendo ed amalgamando tutti gli ingredienti, nelle giuste dosi e proporzioni, possiamo arrivare a conclusioni molto interessanti.
Carl Gustav Jung
Carl Gustav Jung fu, probabilmente, uno dei primi a delineare i tipi di personalità partendo da un presupposto ben noto in Oriente.
Per comprendere la personalità di una maschera, o almeno quella predominante, bisogna innanzitutto individuare le sue caratteristiche predominanti (ossia il carattere).
In base ai suoi approfondimenti, che traggono certamente ispirazione da fonti varie come Alchimia, Magia, Psico-magia, Religione, Filosofia, Jung arrivò a concludere che il carattere predominante di una maschera può essere classificato come:
- introverso;
- estroverso
Lao Tzu
Secoli fa, il maestro Lao Tzu, insegnando la Via del Tao, aveva già messo a nudo questo distinguo.
L’essere introversi o estroversi in una persona, secondo il maestro asceso, dipende del fluire della Luce (energia) che nel primo caso, fluirà maggiormente all’interno di se stessi mentre nel secondo fluirà verso l’esterno (intro-verso, estro-verso).
Il punto è che, la Luce, l’energia, fino a quando non si scopre la vera Fonte, è limitata.
Esiste un modo perché la Luce non si esaurisca mai?
Certo ne parleremo.
Per questo motivo, ad una certa età, l’uomo si ritrova completamente svuotato e privo, vivendo il resto della sua esistenza terrena per inerzia.
In un contesto simile non ha più forze per arginare i vari IO che occuperanno la casa e negheranno l’accesso al padrone per sempre.
La parte introversa, nel Tao, è la parte oscura, la parte femminile, la parte rivolta verso l’interiore.
È la parte delegata all’accogliere, al consigliare e al sostenere.
È terrena ed è intimamente connessa con gli elementi di Terra e Acqua.
La parte estroversa nel Tao, invece, è la parte luminosa, la parte maschile, la parte rivolta verso l’esterno.
È la parte legata al dare, al comando, alla coordinazione ed è intimamente connessa agli elementi di Fuoco e Aria.
Così, quando la Luce fluisce maggiormente all’interno, saremo di fronte a personalità che hanno difficoltà ad accettare ciò che succede all’esterno, egoistiche (sia in senso sano sia in senso negativo) ed egocentriche, che agiscono principalmente in base a ciò che sentono o percepiscono.
Invece, quando la Luce fluisce maggiormente verso l’esterno, saremo di fronte a personalità influenzabili, che si orientano in base a ciò che succede nel Tutto e che, di conseguenza, mutano il loro sentire in base a ciò che succede all’esterno adeguandosi. Per queste personalità il riconoscimento è fondamentale.
Partendo da questa macro classificazione Jung delineò 8 tipi di personalità:
- intuitivo introverso;
- intuitivo estroverso;
- riflessivo introverso;
- riflessivo estroverso;
- percettivo introverso;
- percettivo estroverso;
- sentimentale introverso;
- sentimentale estroverso;
avendo compreso, sempre mediante altri studi, che ciò che delinea la personalità in un uomo oltre alle due caratteristiche fondamentali è il modo in cui l’uomo si adatta alla vita, individuando 4 funzioni basilari:
- intuizione;
- pensiero;
- sensazione;
- sentimento.
L’uomo moderno, infatti, utilizza l’intuizione per comprendere quello che c’è effettivamente dietro ciò che accade, il pensiero per gli aspetti logici, la sensazione per prendere coscienza e il sentimento per attribuirgli un valore.
L’evoluzione
Lo schema presentato dell’evoluzione dei motivatori , nell’arco della vita di un individuo, subisce spesso modifiche anche radicali.
In quest’ottica, basandosi sulle attitudini, i punti di forza e i possibili punti di debolezza insiti nella vita di un uomo, uniti con l’evoluzione dei motivatori, sono state distinte otto tipologie e classificazioni delle personalità:
- Il motivatore
- Il coordinatore
- Il sostenitore
- Il consigliere
- L’ispiratore
- Il conduttore
- L’analizzatore
- Il riformatore
Siamo frutto delle nostre esperienze di vita fatte di bisogni e desideri.
Nella vita, come in tram, quando ti siedi è il capolinea.
(Camillo Sbarbaro)
Tipi di personalità: la figura del motivatore
Fanno parte della figura dei motivatori:
- Intrattenitore
- Regista
- Produttore
- Artista
- Key Account Manager
- Referente
- Responsabile Marketing
- Responsabile pubbliche relazioni
- Pubblicità
- Direttore artistico
- Stilista
- Venditore
- Viaggi di avventura
- Parrucchiere
- Manager d’hotel Designer
- Organizzatore di eventi
- Venture Capitalist
- Lavorare in borsa
- Mediatore
- Condurre di trattative
- Politico
- Trainer
- Medico del pronto intervento
- Servizio di soccorso
- Soccorso alpino
- Ispettore
- Agente
Generalmente, le persone che fanno parte di questa categoria, prediligono occupare posizioni importanti anche se non sempre puntano al vertice.
La loro indole ha buona capacità comunicativa e un atteggiamento positivo.
Il loro grado di attenzione si sofferma sui risultati ottenuti e sulle relazioni interpersonali “importanti” approfondite.
I motivatori adorano lavorare in team.
Il loro bisogno è la costante ricerca di azioni sempre diversificate avendo un altissimo grado di adeguamento alle nuove circostanze e capacità innate di prendere rapide decisioni che conducono ad azioni decise.
Chi fa parte di questa categoria deve riscontrare le seguenti opportunità nella propria l’attività.
Per trovare il giusto equilibrio:
- conduzione di trattative, organizzazione di eventi raggiungimento di risultati;
- un no categorico alla routine e alle strutture rigide;
- reazione rapida, possibilità di flessione e spontaneità, adeguamento rapido a nuove situazioni;
- accrescimento dei contatti con le persone che contano;
- divertimento
- spazi d’azione e libertà pressochè illimitati.
Tipi di personalità: la figura del coordinatore
Fanno parte di questa categoria:
- Collaboratore nell’amministrazione
- Collaboratore nella contabilità
- Collaboratore negli uffici imposte e consulenza legislativa
- Avvocato con specifico ambito di competenza
- Ingegnere
- Artigiano
- Informatico
- Analista
- Pilota
- Assistente tecnico
- Segretario/a
- Elaboratori di dati
- Ricercatori
- Ordinatori e preparatori di informazioni
Prediligono i lavori di routine. I punti di forza di questa categoria sono la pazienza e la capacità di resistenza.
Leali, disciplinati e precisi i coordinatori possiedono un alto metro di valutazione.
Lavorano volentieri in un team e il loro desiderio si concretizza nella ricerca di un ambiente stabile.
Il loro bisogno si manifesta nella concretezza delle direttive impartite. Per svolgere il loro operato hanno bisogno infatti di:
- un orientamento chiaro delle regole e dei processi;
- un attento studio di un piano delle procedure da eseguire;
- conoscenze mirate e precise;
- conoscenza approfondita del team che li circonda;
- elaborare e preparare una cosa per volta;
- assenza di responsabilità intesa come potere decisionale.
La figura del coordinatore non ama le aspirazioni pubbliche. Preferisce, difatti, lavorare in secondo piano.
Da evitare, assolutamente per questa figura, i cambiamenti e le novità a brevissimo tempo.
Essendo alla perenne ricerca della stabilità, se all’orizzonte si prospettano dei cambiamenti, il coordinatore deve vagliare tutte le possibili conseguenze che essi comporteranno nella sua routine quotidiana.
Solo dopo un attento discernimento potrà optare per i benefici del cambiamento.
I punti focali per queste figure, dunque, sono la conoscenza e la sicurezza.
Il sostenitore
Fanno parte di questa tipi di personalità:
- Assicuratore
- Mediatore immobiliare
- Psicologo
- Terapeuta
- Biologo
- Chimico
- Cuoco
- Ingegnere
- Assistente di commercialista
- Assistente d’avvocato
- Assistente di notaio
- Collaborazione in organizzazioni non-profit
- Lavoro con bambini, con persone svantaggiate, gruppi ai margini della società
Il termine consueto e ricorrente per questa categoria è famigliarità.
Costanti nel loro operato i sostenitori sono persone socievoli ed amabili.
Il loro operato è sempre a lungo termine, prediligono lavorare in gruppi fissi o sotto dirigenza constante di altri.
Non amano assumersi responsabilità.
Questa figura non ricerca l’autonomia ed ha costante bisogno di un feedback positivo per continuare senza timore nel proprio operato. Alla ricerca costante di clienti fissi, con i quali instaurare un rapporto duraturo nel tempo, il sostenitore è in grado di offrire servizi di consulenza approfondita solo se instaura con l’altra parte un rapporto basato sulla fiducia.
In tal senso, chi appartiene a questa categoria, mostra congruenza tra i sentimenti manifestati e quelli effettivamente provati. Chi appartiene alla categoria dei sostenitori, difatti, preferisce investire nelle relazioni umane anziché negli obblighi esteriori.
Nelle ultime generazioni di sostenitori si è compreso che la qualità del servizio offerto deve puntare agli individui e non alla impeccabilità professionale di un tempo.
Arrivare puntuali ad un appuntamento, rispettare gli impegni, essere sempre coerenti con il proprio atteggiamento non sempre corrisponde ad uno stimolo per gli altri ad accreditarci fiducia.
La figura del consigliere
Fanno parte di questi tipi di personalità:
- Insegnante
- Assistente sociale
- Professioni medico-sanitarie (medico, pediatra, fisioterapeuta, ecc)
- Estetista
- Venditore di prodotti che aiutano le persone
- HR-Manager
- Ufficio personale
- Trainer
- Coach
- Psicologo
- Consulenza sociale
- Psichiatra
- Office Manager
- Segretaria
- Account-Manager
- Servizio clienti
- Avvocato
- Assistente di volo
Tutti gli uomini sanno dare consigli e conforto al dolore che non provano.
William Shakespeare
Come già suggerisce il nome questa figura è brava a consigliare. I contatti umani, duraturi nel tempo, sono al centro dei suoi interessi.
Caloroso, comprensivo e socievole, il consigliere, fa delle arti dell’ascolto attivo e del discernimento le sue “armi” per esplicare al meglio i propri compiti.
L’attività dell’ascolto è da sempre al centro di dibattiti e approfondimenti. Sono state tracciate delle linee guida per aiutare i professionisti del settore e gli individui in generale, ad entrare in sintonia con i propri interlocutori.
Sinteticamente le regole basilari dell’ascolto attivo sono:
- empatia, ossia la condivisione dei sentimenti che l’interlocutore manifesta, per quanto umanamente possibile;
- assenza di pregiudizi, sospensione dell’urgenza classificatoria del proprio interlocutore e sforzo di obbiettività;
- verifica di comprensione con manifesto interesse tramite domande aperte rivolte all’agevolazione dell’esposizione di pensiero del proprio interlocutore e alla facilitazione della propria comprensione;
- cura del contesto fisico-spaziale in modo da consentire al proprio interlocutore di essere a proprio agio.
Il consigliere nella prima fase di ascolto evita tutte le manifestazioni di rifiuto come ad esempio l’elogio, il dare ordini, moralizzazioni, ridicolizzazioni ecc.
Paradossalmente, in questa fase, è’ espressamente vietata anche la fase vera e propria dell’ arte del consiglio.
Questa figura ha bisogno di comprendere appieno il messaggio dell’interlocutore per approfondire le fasi successive.
La fase intermedia evolutiva del lavoro del consigliere è rintracciabile nel manuale di Scavi ”Sette Regole dell’Arte di Ascoltare”:
- Non avere fretta di arrivare a delle conclusioni. Le conclusioni sono la parte più effimera della ricerca.
- Quel che vedi dipende dal tuo punto di vista. Per riuscire a vedere il tuo punto di vista, devi cambiare punto di vista.
- Se vuoi comprendere quel che un altro sta dicendo, devi assumere che ha ragione e chiedergli di aiutarti a vedere le cose e gli eventi dalla sua prospettiva.
- Le emozioni sono degli strumenti conoscitivi fondamentali se sai comprendere il loro linguaggio. Non ti informano su cosa vedi, ma su come guardi. Il loro codice è relazionale e analogico.
- Un buon ascoltatore è un esploratore di mondi possibili. I segnali più importanti per lui sono quelli che si presentano alla coscienza come al tempo stesso trascurabili e fastidiosi, marginali e irritanti, perché incongruenti con le proprie certezze.
- Un buon ascoltatore accoglie volentieri i paradossi del pensiero e della comunicazione interpersonale. Affronta i dissensi come occasioni per esercitarsi in un campo che lo appassiona: la gestione creativa dei conflitti.
- Per divenire esperto nell’arte di ascoltare devi adottare una metodologia umoristica. Ma quando hai imparato ad ascoltare, l’umorismo viene da sè.
Un buon consigliere saprà che la fase più importante per compiere i proprio lavoro è la fase finale del discernimento nella quale si deve essere impassibili, neutrali e incuranti delle proprie emozioni al fine di esprimere un giudizio obbiettivo e fornire “consigli” duraturi nel tempo.
La lungimiranza è la dote fondamentale di questa figura che aiuta e sostiene sia il gruppo di cui fa parte, sia il resto del mondo.
I bisogni e i desideri che sostengono la figura del consigliere sono rilevabili nella motivazione dell’”Affilation”.
La paura-bisogno, e di conseguenza l’atteggiamento negativo, è la paura del rifiuto da parte degli altri.
Lo stimolo-desiderio è il senso di protezione all’interno del gruppo di appartenenza sia attivo sia passivo.
Sentirsi parte integrante di un team moltiplica le energie del consigliere soddisfacendo le proprie aspettative di stima, affetto ed amore.
Tipi di personalità: la figura dell’ispiratore
“Con il talento si vincono le partite, ma è con il lavoro di squadra e l’intelligenza che si vincono i campionati”
Michael Jordan (atleta)
Fanno parte di questa categoria:
- professionisti operanti dei mass media e comunicazione, Professioni artistiche, Attori, Compositori
- Autori
- Venditore di prodotti innovativi o di grande prestigio, Avvocati, Marketing
- Trainer, Entertainer, Animatore
- Astronauta, Tecnico spaziale, Sviluppatore di sistemi informatici, Inventore di giochi
- Creatore di computer based training, Architetto
Alla perenne ricerca di contatti umani, questa figura, cerca l’aspetto positivo in ogni situazione per sviluppare nuove idee.
Dotate di ottimo grado di comunicazione, preferisce lavorare in team e, solitamente, evita compiti di responsabilità.
Chi è orientato verso questa figura è orientato verso l’affiliazione. La sua dimensione ideale è da ricercare, infatti, nel lavoro tra pari e nel contatto con le persone.
L’omogeneità del team e gli interessi comuni che hanno i suoi membri, da forza e sostentamento di idee all’ispiratore. La conoscenza dei componenti del gruppo moltiplica le capacità e le competenze di questa figura.
Il bisogno che muove la figura dell’ispiratore è la paura del rifiuto. Poco interessante è la ricerca della causa di questa paura per l‘analisi della situazione reale.
L’ispiratore, muovendosi verso questo soddisfattore, rischia di soffocare le proprie idee, soffocando il proprio sostentamento: la stima del team e il senso di appartenenza.
Succube della paura avvalorerà le tesi degli altri, accantonando le proprie idee, al fine di ricercare l’approvazione del gruppo.
In questo circolo vizioso si indeboliranno le sue competenze e capacità non essendo più stimolato dai fattori esterni.
Il desiderio, moltiplicatore delle energie, è da riscontrare nel senso di protezione.
Proteggere attivamente e essere protetto dal gruppo, accentua le forze di ogni suo singolo elemento. Le energie ottenute saranno riversate all’interno del team.
La crescita di questa figura si concretizza quando si comprende che i risultati ottenuti sono di tutto il gruppo e non individuali.
Questo modo di pensare aiuta l’ispiratore a capire che, se una sua idea non ha la giusta considerazione, molto probabilmente, è perchè, per il bene del gruppo, si è scelto di praticare un altra strada che la maggioranza ha ritenuto migliore.
Il fine ultimo deve essere l’approdo a risultati concreti in termini di efficienza ed efficacia dove tutti risultano attori e protagonisti.
Il senso dell’appagamento di questa figura si esplica quando la motivazione “affiliation” sarà forte e protesa verso il desiderio e non il bisogno.
Solo in questo caso la ricerca continua dell‘essere amati, ben voluti ed accettati, forti e presenti nell’individuo che ostenta queste caratteristiche, troverà il giusto equilibrio e l’ispiratore sarà pronto a concretizzare il proprio aiuto quando è chiamato in causa.
La figura del conduttore
Fanno parte di questi tipi di personalità le figure di:
- Imprenditore, Consulente, Key-Account-Manager, Venture Capitalist, Controller
- Bancario, Gestore fondi, Analista
- Giudice, Notaio, Avvocato
- Dottore
- Professore
- Trainer
- Agente immobiliare
- Assistente finanziario
In generale i conduttori sono persone molto risolute, amanti delle sfide, orientate al raggiungimento degli obbiettivi, determinate e decise. Promuovono con il loro operato lo sviluppo personale e professionale.
L’orientamento al potere, la condizione per cui un uomo si pone come centro decisionale, gli permette di assume il ruolo da leader.
I bisogni che muovono un uomo verso il potere possono essere sintetizzati in:
- paura della dipendenza, la quale, si instaura quando un un individuo ha il timore di dover dipendere da un altro;
- imposizione forzata della propria opinione;
- paura dell’ascesa degli altri i quali sono considerati minacce per raggiungere i propri fini.
In tal caso agisce la paura.
Il desiderio che favorisce l’orientamento al potere, al contrario, è il desiderio di affermarsi il quale, spinge l’uomo con tutte i suoi sforzi verso questa meta.
In tal caso si agisce per entusiasmo.
Potere-bisogno produce energia negativa rilevabile, ad esempio, nei seguenti comportamenti:
- attenzione e tendenza al controllo dei propri collaboratori al fine di non essere minacciati;
- appropriamento delle idee dei propri collaboratori rivendute come proprie;
- forte dose di stress.
Le conseguenze di questo comportamento potrebbero essere, ad esempio:
- la poca produttività dei collaboratori, i quali dovranno giustificare il proprio operato;
- l’intolleranza dell’ambiente circonstante verso quest’atteggiamento, anche se questo non è recepito del conduttore;
- poca stima da parte di chi ha pari grado o superiore.
Potere-desiderio produce energia positiva. Il conduttore si afferma per guidare gli altri verso maggiore valorizzazione e conseguente crescita di competenze, conoscenze e capacità nell’ambiente.
L’unica connotazione negativa del binomio potere-desiderio si ha quando il motivatore prende il posto del mondo che ci circonda, se stessi e i propri affetti. Ristabilire un contatto con la realtà darà, al contrario di quello che si immagina, nuovi stimoli verso il traguardo.
Tipi di personalità: la figura dell’analizzatore
Curioso.
Approfondiscono, studiano e cercano in profondità le informazioni. Hanno un occhio attento e una natura sperimentale.
Gli analizzatori utilizzano queste capacità per capire i problemi e cercare i fatti, spesso in un ambiente di laboratorio.
Eccellono nell’andare oltre la superficie per scoprire informazioni e scoperte.
Fanno parte di questi tipi di personalità le figure di:
- Medico
- Biologo
- Chimico
- Chiropratico
- Ingegnere
- Dentista
- Geoscienziato
- Programmatore di computer
- Amministratore della Banca dati
- Statistico
- Matematico
- Economisti
- Analista di ricerca di marketing
- Specialisti in salute e sicurezza sul lavoro
- Tecnologo di laboratorio clinico
- Meteorologo
- Assistente medico
- Farmacista
- Veterinario
I settori di competenza sono:
- Computer ed elettronica
- Prodotti farmaceutici
- Progettazione di sistemi informatici
- Ricerca scientifica
La figura del riformatore
L’ultima categoria è quella del riformatore. Fanno parte di questa categoria:
- Architetto
- Artista
- Designer
- Scrittore
- Pubblicista
- Fisico
- Ingegnere
- Psicologo
- Avvocato
- Tecnico dell’ambiente
- Consulente aziendale
- Sviluppatore organizzativo
- Professore
- Trainer
- Specialista informatico
- Esperto di Marketing
- Consulente finanziario
La caratteristica predominante di questa categoria è la ricerca ossessiva di opportunità di crescita sia personale che di carriera, tese allo sviluppo delle proprie capacità .
Il pensiero veloce è la base del loro approccio alla vita.
Lo spazio per la verifica delle soluzioni trovate e la ricerca di possibili alternative sono l’essenza del loro operato.
Il riformatore è costantemente alla ricerca di nuove strade mai percorse sino alla sua venuta. La loro conoscenza nella propria materia deve essere eccellente e impeccabile.
Per l’approdo a nuove mete, difatti, è d’obbligo per il riformatore un know how eccelso.
Questa figura è orientata all’Archivement forma anglosassone per enunciare il termine “riuscita”.
Il riformatore tende a compiere azioni tese al proprio beneficio e non a beneficio di un gruppo. Trae soddisfazione nello svolgere i propri compiti nel miglior modo possibile.
Il soddisfattore, quindi l’elemento negativo, risiede nella paura del fallimento.
L’approdo alla riuscita sarà, in tal senso, un mero sollievo dal non aver fallito. Nella peggiore delle ipotesi il riformatore si accontenterà della non riuscita di altri individui che seguono il suo stesso progetto di vita, nella forma itialianissima del “Mal comune mezzo gaudio”.
Quest’atteggiamento equivale ad un accumulo di energie negative che distoglie completamente lo sguardo verso la meta che il riformatore si era prefissato.
Il motivatore è da ricercare nel desiderio d’eccellenza. Il riformatore, a tal proposito, deve riuscire a costruirsi un piano mentale, il quale lo porti a comprendere che, il riscontro dei risultati ottenuti, deve essere computato alla fine del suo operato.
I risultati saranno valore aggiunto alla vita del riformatore, il quale agirà con entusiasmo, ponendosi delle sfide con se stesso e con l’ambiente circostante.
Tenacia, puntualità e responsabilità saranno alla base dell’operato del riformatore, il quale comprenderà che, l’importante è riuscire e non solo provare.
Il motivatore, in tal senso, diventa “voglia di fare” alla ricerca del risultato.
Dall’ambiente esterno, il riformatore, è alla ricerca dell’ammirazione.
Questa figura è attratta da mete sempre più impegnative ed obbiettivi sempre più importanti.
Per sintesi ed astrazione
Come spesso accade, nella vita quotidiana, per ogni persona, esiste un elemento caratterizzante predominante ed elementi secondari che integrano la personalità di ognuno di noi.
Potremmo facilmente riscontrare ad esempio che un architetto possa avere caratteristiche predominanti di ispiratore e nel contempo caratteristiche secondarie di analizzatore, un avvocato possa avere caratteristiche predominanti di ispiratore e nel contempo caratteristiche secondarie di consigliere. Questo aspetto è fondamentale per determinare i tipi di personalità.
Fino a quando non tornerà il padrone di casa ci sarà sempre un maggiordomo (la figura predominante) che coordinerà gli altri IO.
Il problema risiede nel fatto che il maggiordomo non è il padrone di casa e non ha la sua stessa lungimiranza.
Estroverso o introverso?
Nella realtà dei fatti un mix ben assortito di entrambi in quanto, fino al momento in cui l’unione tra maschile e femminile non sarà consacrata, come il vero Tantra insegna, saremo sempre degli universi spezzati.
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