Premesso che Spirito e Materia sono sempre una cosa sola e, come giustamente sosteneva la stessa Blavatsky, se l’uno non avesse l’altra e viceversa, non ci sarebbe nessuna apparizione di coscienza, perché è necessario anche “masticare” la teosofia se vogliamo comprendere meglio chi siamo e qual è il nostro scopo?
Nel libro dello Dzyan, non a caso nelle Stanza VII è scritto: “La Scintilla è sospesa alla Fiamma con un sottilissimo filo di Fohat (luce o Vita). Essa viaggia attraverso i sette mondi di Maya cioè ai sette globi della catena planetaria ed alle sette ronde, o quarantanove stazioni dell’esistenza attiva che si stendono dinanzi alla scintilla o Monade, all’inizio di ogni grande ciclo di vita o Manvantara”.
A onor di cronaca, per chi fosse completamente a digiuno, il Dyzan è un’opera di Helena Blavatsky, legenda vuole, ricavato da un manoscritto di origine tibetana antichissimo chiamato “Il libro di Dzan”, da cui furono resi noti al mondo molti concetti chiave.
Senza Madame Blavatsky non potremmo parlare di Teosofia, anche perché prima di lei queste ricerche non erano note, senza tralasciare il fatto poi che fu proprio questa potentissima medium nobildonna russa insieme a Olcott, un colonello americano, a fondare nel 1875 a New York la Società Teosofica, gettando le fondamenta per l’attuale “associazione internazionale apolitica e areligiosa, composta da donne e uomini che si riconoscono nel principio della fratellanza umana”che conosciamo.
Oggi, grazie a questa Società sappiamo molte più cose rispetto al passato.
La Teosofia è più viva che mai e conta tanti esponenti sia internazionali sia nazionali che contribuiscono alla sua diffusione.
In Italia, la sede principale è a Vicenza, con sedi secondarie sparse su tutto il territorio, fu stata fondata nel febbraio 1902 ed è stata eretta in Ente Morale filantropico-culturale anche per certificarne l’importanza.
La Teosofia: una scienza antica ma sempre attuale
Cosa significa esattamente questo verso contenuto nel Dzyan nella Stanza VII?
Cosa insegna la Teosofia a riguardo?
Per capirlo e comprenderlo è necessario rivolgere lo sguardo altrove ma è sempre Madame Helena Petrovna Blavatsky a donarci delle possibili chiavi interpretative particolarmente nelle sue opere “Iside svelata” e “L’Evoluzione cosmica”.
Oggi sappiamo che ci sono 7 piani:
- Adi,
- Anupadaka,
- Atmico,
- Buddhico,
- Mentale,
- Emozionale,
- Fisico.
Ogni piano è a sua volta scomposto in 7 sottopiani.
Adi e Anupadaka non rientrano nella normale comprensione dell’uomo comune.
Il primo rappresenta la reale sorgente di vita dell’Universo mentre il secondo e il piano Monadico.
Il piano Atmico e Buddhico sono da sempre considerati i piani per l’evoluzione della coscienza umana.
I piani Mentale, Emozionale, Fisico sono invece le “modificazioni” sulle quali normalmente si opera.
La monade, la scintilla di Dio, lo Spirito che si unisce alla materia ecc., indipendentemente dove si trova, per semplicità si figuri nell’universo o in altro mondo, percorre i piani sempre dal basso all’altro per evolvere e il suo compito è quello di divenire immagine del suo creatore, quindi un dio perfetto.
Per comprendere meglio da qui in avanti è bene fare un passo indietro.
Il colonello H.S. Olcott e Madame Blavatsky furono direttamente ispirati e sostenuti nella loro azione da due Mahatma orientali, Morya e Koot-Hoomi, quindi la Teosofia, che tende a combinare la conoscenza mistica con l’indagine scientifica, facendo derivare la conoscenza della natura da quella dell’essenza divina, reperibile nei testi sacri o posseduta per un’illuminazione diretta della divinità, come da definizione, attinge a diverse culture sia orientali sia occidentali.
Ogni sistema solare, come il termine stesso suggerisce, ha al centro un sole.
Il dhyāni-buddha o monade solare che dir si voglia, è la particella madre del sole stesso ed è una monade all’ultimo stadio evolutivo.
Adesso qual è “lo scopo” del sole all’interno di un sistema?
Che azioni svolge?
A cosa tutto si poggia direttamente o indirettamente?
La monade solare governa tutto ciò che la circonda e tutto risponde a essa.
Ogni globo della catena ha all’interno a sua volta una monade, un suo cuore se vogliamo, che governa lo stesso globo e lo spinge all’evoluzione.
In base alla posizione della catena, un globo influenza l’altro in successione attraverso lo Spirito (Spiriti Planetari).
Questo riguarda anche il nostro Sole che, come sappiamo, non è l’unico esistente in questo vasto universo e a sua volta risponde delle stesse leggi a Soli più grandi che a loro volta sono passavi con altri in un gioco di catene oggi ancora ignoto ma che gli antichi chiamavano l’Uovo di Brahmā.
La Teosofia e gli spiriti planetari
Saturno, Giove, Mercurio, Marte, Venere, il Sole e la Luna, questi sono “i 7 figli della luce”, questi sono i pianeti interconnessi direttamente con la nostra amata Terra secondo la Teosofia e insegnamenti antichi.
Questi pianeti hanno influenzato il corso evolutivo del nostro pianeta e ancora oggi sono in comunicazione astrale e psichica, moralmente e fisicamente connessi con noi attraverso Guide e Guardiani.
Non a caso ognuna delle Sephirah dell’albero cabalistico ha un potere e ognuna di essa è rappresentata da uno di questi sette pianeti, rispettando l’ordine imposto.
Madame Blavatsky, però, ci dice di più parlando delle “quarantanove stazioni dell’esistenza attiva” che, altro non sono che il risultato del prodotto dei 7 pianeti con i 7 piani/stadi evolutivi.
Urano, Nettuno, Plutone ecc?
Sono Guide e Guardiani di altre catene e fungono da collegamento tra la nostra catena e le altre per la legge del Tutto è Uno, assumendo di fatto l’azione dei “kosmokratores”, ovvero di supervisori, Super-Guide se vogliamo, rispetto alla nostra e le altre.
I 7 figli della luce trasmettono al nostro globo e ai suoi elementi che lo popolano le energie necessarie all’evoluzione secondo il proprio grado evolutivo, allo scopo di aiutare chi lo popola a raggiungere i piani più alti.
È bene precisare a tal riguardo che queste influenze sono sfruttate anche dalla Terra stessa per la sua propria evoluzione, del resto se così non fosse noi non ci saremo,
I 7 figli della luce a loro volta attingono all’oceano energetico che li circonda attraverso altre catene dove altri corpi celesti emettono l’energia necessaria alla loro evoluzione.
Per la legge del “così in alto, così in basso” e per comprendere meglio questo meccanismo, questo schema è ciò che succede anche all’uomo, che assorbe e trae energia da ciò che lo circonda, del resto se non mangiassimo e bevessimo dove saremmo ora?
Ovviamente non solo cibo e acqua ci forniscono energia.
Basta guardarsi intorno per capire. Prova a stare vicino a una persona “depressa”, senza energia, senza essere evoluto abbastanza, cosa succede?
Di contro cosa succede quando sei nella natura?
Come accade per i Soli con il dhyāni-buddha, la manifestazione di qualsiasi globo è la manifestazione vitale del suo spirito planetario che contiene energie di carattere spirituale, psichico ed anche intellettuale.
Accanto, dunque, alla manifestazione fisica, ogni globo ha uno Spirito, Angelo, Rishi, dhyan, chohan o Deva che lo si voglia chiamare e sono proprio le sue energie che influenzano le interconnessioni.
Ecco perché l’astrologia esoterica è importante, in essa è celato il mistero di come gli influssi astrali ci riguardano molto più da vicino di quanto crediamo.
La Teosofia: l’evoluzione dell’uomo
Per sintesi, indipendentemente dalla posizione del corpo celeste vige una regola per la Teosofia: più si è vicino al proprio sole, maggiore è il grado di evoluzione di chi popola quel globo, poiché si è più vicino al centro pulsante del dio che governa quel sistema e se ne trae maggiore beneficio.
Osservando, quindi, la posizione del corpo celeste si riesce facilmente a comprendere il ciclo evolutivo del pianeta.
Il pianeta per eccellenza che a livello esoterico ci influenza più da vicino è, al contrario di quello che si pensa, Venere che, tuttavia, è uno stadio evolutivo più alto rispetto la Terra.
La scienza antica ci insegna che il percorso evolutivo di ogni globo è pressoché identico per ogni corpo celeste e le vite monadiche si esprimono allo steso modo.
Il primo passaggio avviene sempre con il primo regno degli elementali, a cui segue il secondo regno elementale e quindi il terzo.
Successivamente la vita monadica continua ad agire per trasmettere l’impulso di vita al regno minerale, poi al regno vegetale e completa con il regno animale.
Solo alla fine ci sarà la creazione del regno dei deva.
Il tutto poi si completerà con le tre classi di dhyan chohan.
Quando questi regni si saranno stabilizzati, le monadi abbandoneranno quel globo e passeranno al successivo.
Siamo dunque chiamati a rivelare la nostra parte divina e far nostro il precetto della creazione.
Quando, tra eoni sostanzialmente, come razza avremo raggiunto questo proposito, abbandoneremo il pianeta passando al successivo ma, a quel punto, anche la Terra morirà diventando un satellite di un corpo ancor più grande.
Per farlo però dobbiamo sapere da dove veniamo perché senza storia non esiste un possibile futuro.
Si pensi ad una monade semplicemente come un’anima.
La scienza antica ci insegna che all’inizio la Terra era solo fuoco e fiamme.
Per volontà della monade si formò la prima terra emersa, la cima del Monte Meru, l’Imperitura Terra Sacra o per il più familiare linguaggio biblico il Paradiso Terrestre, lo spirituale “Polo Nord” del Globo terrestre.
Le monadi non avevano un corpo, la materia ancora non esisteva ma fluttuavano intorno a forme eteree senza sesso, che dir si voglia l’Adamo, per gli indù “semplicemente” La Razza degli Dèi.
Questo caratterizzerà la nostra evoluzione per i millenni a seguire, più evolveremo come razza maggiore sarà la materia, anche per questo oggi dobbiamo alzare le nostre vibrazioni.
Nel secondo periodo emersero altre terre dalle acque, formando il continente Iiperboreo di cui abbiamo abbondantemente parlato.
Nel terzo periodo, coincidente con il Periodo Giurassico dell’Era Mesozoica, oltre che alla formazione di altre terre emerse comparve la Razza Lemuriana e con essa la distinzione dei sessi nonché la Mente.
La Genesi è una vera e proprio allegoria ed è facile comprendere che il “frutto proibito” e la comparsa di Adamo e Eva sulla terra dopo essere stati cacciati dal paradiso esprimano proprio questi concetti.
Se a ciò si somma la figura del serpente, che altro non è che un rettile, e che questo periodo viene anche chiamato “Periodo dei rettili” per la presenza di dinosauri, il quadro è completo.
Nel quarto periodo compare sulla terra la Razza atlantidea e l’espressione del Vrill, il potere personale che caratterizzò questi esseri. Il Vrill concedeva molti poteri ma che fu causa della loro distruzione.
Nel quinto periodo comparve la Razza Ariana e con essa il periodo ascensionale dell’evoluzione sia dell’uomo sia della stessa terra.
A grandi linee la storia esoterica ci racconta che furono proprio alcune tribù di Atlantide, in particolare quella dei Semiti, a formare il nucleo principale della nostra razza insediandosi sulle montagne a nord di Ruta.
Dai Semiti discendono infatti le altre sotto-razze oggi conosciute:
- Indo-Egizia collocata intorno al 60.000 a.C con alle spalle migliaia e migliaia di anni di storia atlantidea e per questo per nulla primitiva; profondi conoscitori della magia e delle sue leggi, adoratori dei Deva;
- Arabi collocata intorno al 40.000 anni a.C, molto più concreti dei primi, a loro dobbiamo quanto sappiamo in campo matematico, artistico e architettonico;
- Iraniana collocata intorno al 30.000 anni a.C., cultori per eccellenza dell’Astronomia esoterica e i fondatori della Scienza dei Maghi;
- Celti in particolare i Pelasgi collocati nel 9.564 a.C. che dopo l’ultimo terremoto che sommerse definitivamente Atlantide, chiamato “Poseidone”, occuparono l’Ellade e in particolare Atene;
- Teutonica attualmente in fase di evoluzione.
Cosa ci aspetta
La sesta e settima razza?
Sta nascendo e i suoi precursori sono già tra noi.
Il passaggio alla quinta dimensione è molto vicino.
Il compito dei nuovi arrivati sarà fondere ciò che di buono la quinta e la quarta razza hanno già espresso e riprendersi, perché no, anche il potere del Vrill che altro non è che potere personale.
Tanto c’è ancora da fare, molto è stata già fatto.
La storia dell’uomo continua e continuerà malgrado quello che ci circonda oggi.
Intelligenza e sensibilità è ciò che ci salverà e trasformerà il Tutto nel prossimo futuro.
La Teosofia lo insegna da sempre.
Per comprendere dove stiamo andando dobbiamo partire dalla Radice, da noi stessi.
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