Le rune e la cabala runica, un antico mistero
In un passo dell’Apocalisse, 22:14, è scritto
“Beati coloro che lavano le loro vesti, affinché abbiano diritto all’Albero della Vita e possano entrare nella città per le porte”.
Ormai dovrebbe essere chiaro che esistono svariati strumenti per percorrere i sentieri dell’albero della cabala e i tarocchi possono essere un valido aiuto in questo viaggio che ci consentirà l’accesso alla città delle porte principali, tuttavia esistono anche altre strade ed oggi mi fa piacere parlarti di un altro strumento che ho sempre adorato: le rune.
Prima, però, è giusto fare un passo indietro così che tutti possano unire i punti.
Parlare di rune e dell’albero cabalistico, unendo i due termini nella stessa frase, potrebbe risultare blasfemo alle orecchie di molti ma i tempi sono ormai maturi per poterlo fare.
La Cleromanzia, parola che deriva dal greco, dove kleros significa sorte e manteia equivale a indovinare, o Sortilegio, per restare più vicini a noi, dal latino sortem ossia sorte e lego ovvero lèggere, da sempre affascina l’uomo ma non ha nulla a che fare con l’Uomo con la “u” maiuscola.
Qualsiasi strumento è infatti utile e utilizzabile da chi ha occhi per vedere e, anche se, com’è giusto che sia, ognuno ha una sua preferenza, dadi, astragali, ossi, pietre, legni, non fanno differenza quando Mercuro sussurra all’orecchio. Il mezzo non è molto importante.
Tuttavia, come ben noto, questi strumenti sono magici, in essi vi è la capacità intrinseca di divinare.
Ma sono anche magici perché, se sono conosciuti a fondo, possono portare l’Uomo a conoscere meglio sé stesso al fine di “entrare nella città per le porte” e dunque espandere la sua coscienza avvicinandolo sempre di più al suo stadio finale.
Ecco allora che tarocchi, rune, I Ching o qualsiasi altro mezzo diventano strumenti donati allo scopo di mettersi in viaggio con una sola semplice missione: ritrovare sé stessi e il proprio posto in questo multiverso.
Le rune, l’albero della cabala e la cabala runica
Rūnar, nell’antico nordico, significa scrittura e la runologìa è la disciplina scientifica, linguistica, filologica e storica, che studia le rune, i documenti runici e la civiltà runica.
Questa disciplina fa parte della germanistica ovvero lo studio storico e antropologico della cultura germanica.
I simboli che sono riportati sulle rune altro non sono che le 24 lettere che componevano l’alfabeto di derivazione da vari Fuþark antichi e più recenti, sapientemente miscelati dal tempo per via degli inevitabili incontri tra popoli diversi.
Le 24 lettere sono raffigurate divise in 4 sestine e la prima riga spiega il termine.
La parola Fuþark, se vogliamo quindi alfabeto, infatti deriva proprio delle prime sei lettere F, U, Þ, A, R e K per traslitterazione.
L’origine del Fuþark è antichissima, molti la collocano risalente ai tempi etruschi, ma, com’è facilmente immaginabile, stabilire la derivazione certa e complessiva è impossibile, considerato che ogni popolo ha lasciato il suo passaggio in questi antichi simboli da cui derivano gli alfabeti moderni ivi compreso quello attuale che utilizziamo.
Ciò che sappiamo, invece, è che i nomi delle rune derivano direttamente della runa stessa.
Questa dovuta premessa ci permette già di completare un passaggio fondamentale.
Il simbolo è associato ad un nome e il nome se pronunciato correttamente emette una vibrazione.
La vibrazione è ciò che ci permette di “aprire le porte” e tra poco vedremo qualche metodo pratico per farlo.
Ogni runa è depositaria di un significato.
Ad ogni runa, parimenti, è solitamente associabile:
- un mito della tradizione nordica;
- un colore;
- un albero;
- un arbusto;
- un segno astrologico;
- una carta dei tarocchi;
e tanto altro ancora.
Come sappiamo ad ogni sentiero dell’albero della cabala è associabile un Arcano ma se l’Arcano è a sua volta associabile con una runa è allora altrettanto possibile per trasposizione associare quest’ultima al sentiero stesso?
È molto probabile che ti stia chiedendo perché farlo.
Ho scoperto nel tempo che per tanti è molto più semplice meditare su “simboli semplici” che su quelli complessi.
Meditare sugli Arcani non è facile come si pensa.
Ogni carta racchiude un significato ben preciso che va letto e contestualizzato sul relativo sentiero.
Di contro, le rune offrono insegnamenti più pratici poiché già decodificati in partenza.
Sfruttare la runa in meditazione, della quale abbiamo già un suono ben preciso, un colore sul quale appoggiarci, un segno astrologico che ne traccia il carattere lo reputo molto meno complicato, soprattutto per i novizi.
Se poi pensiamo che le rune Turisaz, Inguz, Berkana, Fehu, Kano, Ansuz e Tevize aiutano anche nel potenziamento deii chakra, come anche che ad ogni runa può essere associato un organo o una parte del corpo il quadro esposto diventa più completo, le rune possono essere energizzate anche per aspetti equilibranti o curativi e ascendendo o discendendo l’albero possiamo sfruttare anche questo aspetto.
Sentieri dell’albero della cabala, arcani maggiori e rune corrispondenti
- Il Matto (numero 0 – 22) sentiero tra Kether e Chokmah, corrispondenza con la runa DAGAZ
- Il Bagatto (numero 1) sentiero tra Kether e Binah, corrispondenza con la runa MANNAZ
- La Papessa (numero 2) sentiero tra Kether e Tipheret, corrispondenza con la runa PERTHRO
- L’Imperatrice (numero 3) sentiero tra Chokmah e Binah, corrispondenza con la runa EHIWAZ
- L’Imperatore (numero 4) sentiero tra Netzach e Yesod, corrispondenza con la runa FEHU
- Il Papa (numero 5) sentiero tra Chokmah e Chesed, corrispondenza con la runa OTHILA
- Gli Amanti (numero 6) sentiero tra Binah e Tipheret, corrispondenza con la runa THURISAZ
- Il Carro (numero 7) sentiero tra Binah e Guevurah, corrispondenza con la runa RAIDHO
- La Giustizia (numero 8) sentiero tra Guevurah e Tipheret, corrispondenza con la runa TEIWAZ
- L’Eremita (numero 9) sentiero tra Chesed e Tipheret, corrispondenza con la runa ISA
- La Ruota della Fortuna (numero 10) sentiero tra Chesed e Netzach, corrispondenza con la runa GEBO
- La Forza (numero 11) sentiero tra Guevurah e Chesed, corrispondenza con la runa URUZ
- L’Appeso (numero 12) sentiero tra Guevurah e Hod, corrispondenza con la runa WYRD
- La Morte (numero 13) sentiero tra Tipheret e Netzach, corrispondenza con la runa BERKANA
- La Temperanza (numero 14) sentiero tra Tipheret e Yesod, corrispondenza con la runa JERA
- Il Diavolo (numero 15) sentiero tra Tipheret e Hod, corrispondenza con la runa NAUTHIZ
- La Torre (numero 16) sentiero tra Netzach e Hod, corrispondenza con la runa HAGALAZ
- Le Stelle (numero 17) sentiero tra Chokmah e Tipheret, corrispondenza con la runa ALGIZ
- La Luna (numero 18) sentiero tra Netzach e Malkuth, corrispondenza con la runa e LAGUZ
- Il Sole (numero 19) sentiero tra Hod e Yesod, corrispondenza con la runa SOWULO
- Il Giudizio (numero 20) sentiero tra Hod e Malkuth, corrispondenza con la runa EHIWAZ
- Il Mondo (numero 21) sentiero tra Yesod e Malkuth, corrispondenza con la runa INGUZ
Per completezza
- L’asso di spade corrisponde alla runa ANSUZ
- L’asso di bastoni corrisponde alla runa KENAZ
- L’asso di denari corrisponde alla runa WUNJO
- L’asso di coppe corrisponde anche alla runa WIRD
Gli Aett delle Rune e il loro significato
Gli Aett sono raggruppamenti di rune.
Ogni Aettir (forma singolare) è formato da 8 rune.
L’ordine delle rune non è casuale, ogni runa è conseguenziale alla precedente e, di contro, la precedente è intimamente legata a quella che la segue sia come simbologia sia come significato.
Gli Aett rappresentano lo stadio evolutivo dell’essere umano ed indicano il cammino che l’essere umano deve compiere per giungere alla meta finale.
Aettir di Freyr
La prima Aett che incontriamo è quella di Freya.
Questo Aettir esprime i livelli archetipali legati alla creazione e all’ordine cosmico.
Il primo Aettir di Freyr prende il nome da Fuhu, dio della fertilità e percorre il suo sentiero dalla prima runa Fehu, appunto, che simboleggia la prosperità all’ottava runa Wunjo da intendere come gioia e onori.
Questo Aettir ha dunque a che fare con la stabilità e la prosperità.
Aettir di Hagal
L’Aettir di Hagal prende il nome dalla nona runa, Hagalaz, e racchiude i principi della crescita interiore e personale.
È sempre un buon momento per mettersi in discussione, lavorare su sé stessi e rinascere.
Aettir di Tyr
L’Aettir di Tyr, che va dalla diciassettesima runa Tiwaz all’ultima runa Othila, è il gruppo di rune dell’illuminazione e dei talenti.
Queste rune mettono l’accento sui progressi e gli aspetti negativi, lasciando però sempre qualcosa di positivo.
Del resto Tyr è un “dio motivazionale”.
Come pronunciare e far vibrare correttamente una runa
Il suono è una vibrazione e queste vibrazioni hanno sempre effetti sui corpi solidi.
I nostri corpi (Corpo quantico, Corpo eterico e Corpo fisico) in questo non fanno eccezione, tant’è che nell’antica Atlantide le persone venivano curate con il suono.
I suoni sono, dunque, fondamentali.
Per far vibrare correttamente le rune abbiamo bisogno innanzitutto di pronunciare correttamente il loro nome.
Ascolta più volte questo audio fino a quando non padroneggerai completamente la pronuncia corretta.
Può anche darsi che ascoltare più volte questi suoni ti induca in uno stadio di trance, rilassati e lascia che il subconscio lavori.
Saper pronunciare correttamente il nome di ogni runa è il primo passo per incamminarci sulla via dell’albero della cabala ed è la chiave di volta per “possano entrare nella città per le porte”.
Stampati un glifo dell’albero della cabala.
Possedere delle proprie rune è un quid in più.
Rilassati, mettiti comodo.
Scegli il sentiero che vuoi percorrere, è sempre buona prassi percorrere l’albero in modo ascendente partendo dal primo cammino, il sentiero tra Yesod e Malkuth, prendi INGUZ osservala più e più volte fino a quando ad occhi chiudi riuscirai a visualizzarla.
Inizia a respirare dal naso ed espirare della bocca.
Quando prendi il respiro dal naso, cerca di farlo in 3 frazioni di seguito fino a quando i tuoi polmoni non saranno pieni.
Trattieni il respiro.
Espira dalla bocca.
Quando sarai pronto inizia a far vibrare la parola.
Scandisci ogni vocale e ogni consolante dilatandole per l’intero fiato, lascia che il suono vibri.
In questo sentiero tra Malkuth e Yesod, dalla Terra, ti elevi verso la Luna, perditi in questo meraviglioso viaggio.
Cura il tuo corpo Emotivo.
Nella prossima meditazione decidi da che Sefirah partire, a quale vuoi giungere e il relativo sentiero.
Prendi la relativa runa tra le mani.
Alcuni consigli
Percorri tutti i sentieri senza fretta, ogni sentiero va percorso più e più volte, tantissime volte a dire il vero, e non dovrebbe mai essere lasciato prima di averlo sperimentato completamente.
Su INGUZ ci sono uomini che meditano da tempo immemorabile.
Percorri le vie sempre con dovuto rispetto, cosciente che dall’altra parte ci sono forze, potenze, geni, elementali pronti a darti tutto se sarai capace di chinare il capo.
Resta, per quanto possibile, in questo viaggio sempre sotto Marte e Giove, Geburah e Chesed, al Trino divino ci arriverai ma con la dovuta calma e non prima di aver scoperto la vera e reale posizione della Da’ath e il suo vero e concreto significato.
Con pace.
Abyssus abyssum invocat
Renovetur
Grazie per questo prezioso viaggio, da sarda e divinatrice, sento un forte richiamo sia dalle Rune che dalla Kabbalah , e questa è una meravigliosa risposta. Non disgiungerle o scegliere, ma farle comunicare e vivere entrambe in me . Grazie di cuore 🌹
Dat Rosa Mel Apibus