L’Albero cabalistico riesce a spiegare la formazione della Mente, dell’Anima e dello Spirito e, attraverso il glifo dell’Albero della vita possiamo finalmente rispondere alle domande che da sempre la specie umana si pone: chi siamo e dove andiamo.
L’uomo della Terza Dimensione fatica a comprendere i corpi semplicemente perché ha smarrito con il tempo gli insegnamenti del passato.
Oggi chiudiamo diversi cerchi, approfondendo quanto già sappiamo sull’Albero della Cabala, certi, però, che altrettanti resteranno ancora aperti e potranno solo essere chiusi definitivamente a conclusione del percorso esperienziale.
Con le parole possiamo dire tutto ma è solo con fare e pratica che le nebbie si dissipano.
L’Albero della vita: il principio
In principio era il Verbo,
il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.
Egli era in principio presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui,
e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.
All’inizio, come detto, TUTTO si trasformò in IO, idea pensante di sé stesso.
È da qui che bisogna partire per comprendere come ha avuto inizio il Gioco della vita e l’Universo.
L’IO non aveva manifestazioni e, pur potendo essere qualsiasi cosa, effettivamente era NULLA.
Decise (VOLONTÀ) di iniziare fare esperienza di sé stesso e per farlo, riversò la sua stessa essenza nel primo Sephirah Kether.
Perché?
Non è dato saperlo, infatti abbiamo i 3 Veli di negatività:
- AIN (Negatività);
- AIN SOPH (Infinito);
- AIN SOPH AURUM (Luce Infinita).
Si formò, quindi, l’IO SONO, per mezzo della VOLONTÀ dell’IO e l’IO da NULLA/TUTTO potenziale (0), divenne PRINCIPIO ed INIZIO (1) di TUTTO.
SPAZIO e TEMPO presero forma.
L’Albero della vita: la prima evoluzione e la comprensione
Lo SPAZIO e il TEMPO, però, per essere concepiti hanno bisogno di qualcuno che li osservi.
Del resto, se un albero cade nella foresta e nessuno lo sente, fa rumore?
Lo SPAZIO e il TEMPO, inoltre, per esistere non devono essere statici ma dinamici.
L’IO SONO vivificò questi elementi creando l’ENERGIA e per farlo, riversò ancora una volta la sua stessa essenza in un altro Sephirah, Chokmah.
È ora che il Gioco della Vita può davvero iniziare.
L’IO SONO ha a disposizione SPAZIO, TEMPO e ENERGIA.
Il Principio, il tutto può succedere ma nulla è ancora è accaduto, l’Uno, è diventato Due (il doppio si sé stesso) e questo gli può permettere di comprendere maggiormente la sua stessa essenza.
Ma non basta. Occorreva combinare questi elementi tra loro.
Prende forma Binah, ovvero la Comprensione, dove Spazio, Tempo ed Energia si fondono e l’IO SONO prende forma nella sua magnificenza, DIO, Trino ed Unico che tutto può.
L’IO SONO comprende se stesso ed è ora Essere Onnisciente.
Dalla combinazione di Kether (PRINCIPIO MASCHILE) e Chokmah (PRINCIPIO FEMMILE), infatti, tutto nacque.
È dall’1 più 2 che nasce il 3.
È dal Padre e della Madre che nasce il Figlio Unigenito.
Si formano Spirito, Anima, Mente
Mentre Spazio, Tempo e Energia dell’IO SONO restano assoluti per il Creante, fuori dal Triangolo dei Superni diventano relativi.
Cerchiamo di capire il motivo.
L’IO SONO è il primo Creatore.
L’Onniscienza dell’IO SONO si compone dei 3 classici elementi:
- ONNIPRESENZA;
- ONNIPOTENZA;
- IMMORTALITÀ,
ma l’IO SONO, perché è IO, resta Eterno.
Questo implica il dato di fatto che l’IO SONO, proprio perché è un rispecchiamento dell’IO, resterà fisso ed immutabile.
Binah è parte dell’IO SONO e, in questo Sephirah risiede, come nei precedenti, il principio creatore.
In ogni Sephirah dell’Albero della vita risiede un’idea che, man mano che il glifo scende, diventa sempre più dettagliata e concreta.
Binah, osservando sé stesso, proprio perché Comprensione, iniziò il processo di trasmutazione degli elementi vivificando, a sua volta come avevano fatto Kether e Chokmah, i 3 elementi fondamentali (Spazio/Tempo/Energia).
SPAZIO, TEMPO ed ENERGIA, possono essere combinati separatamente a coppie.
Binah tutto crea ma nulla nega.
Per permettere allo stesso IO SONO un grado ancora maggiore di Comprensione di sé stesso, occorreva fare maggiore esperienza dei 3 elementi.
Fuori del Superno, però, questi 3 elementi (Spazio/Tempo/Energia) dovevano essere vivificati diversamente altrimenti Binah avrebbe creato una ulteriore copia del Creatore stesso.
L’IO SONO, per Amore, decise di donare parte di sé stesso, trasformando però questi elementi da Assoluti a Relativi in modo che nascesse la Vita.
Dalla combinazione di coppie relative con l’aspetto mancante assoluto nacquero Spirito, Anima, Mente che, come nel Creatore, anche nel Creato dovevano risiedere in un unico essere.
Tu sei il Creato.
Assoluto contro Relativo
Cos’è lo Spazio?
Coordinate. Altezza, lunghezza e profondità.
Cos’è il Tempo?
Una linea retta dove scorrono secondi, minuti, ore, giorni, mesi, anni, secoli, millenni.
Cos’è l’energia?
Una grandezza fisica.
Nell’Albero della Vita nulla è caso.
Creatore e Creato dovevano essere quanto più simili possibile per permettere all’IO SONO di fare esperienza di sé stesso in ciò che lui stesso aveva generato.
Il Terzo Sephirah, Creatore, unì allora gli elementi a coppie, trasformandoli in relativi, ma proprio perché ogni Creato doveva essere uguale al Creatore, l’elemento mancante fu donato in forma Assoluta (della stessa essenza dello stesso IO SONO).
Dall’unione del Tempo relativo e dell’Energia relativa nacque lo Spirito.
L’elemento mancante, lo Spazio, fu donato in forma assoluta e per questo lo Spirito è ONNIPRESENTE, ovvero può fare esperienza in più livelli poiché ha compreso che lo Spazio stesso non esiste.
Dall’unione dello Spazio relativo e dell’Energia relativa nacque l’Anima.
L’elemento mancante, il Tempo, fu donato in forma assoluta e per questo l’Anima è IMMORTALE (da non confondere con eterna, in quando non è statica come l’IO SONO ma mutevole e accumula esperienze in più vite).
In ultimo, dall’unione dello Spazio relativo e del Tempo relativo nacque la Mente.
L’elemento mancante, l’Energia, fu donata in forma assoluta e per questo la Mente è ONNIPOTENTE ed è in grado di creare a sua volta.
I tre elementi (Spirito/Anima/Mente), sin dagli albori dei tempi, si sono combinati a loro volta tra di loro originando Esseri sempre più perfetti man mano che il Tempo relativo scorreva.
Ecco perché è lecito di parlare di Arcadei, Arcangeli, Angeli, Elementali ecc. come ci ha ricordato il maestro Steiner nella sua Antroposofia.
Più il Tempo relativo scorreva più gli Esseri si perfezionavano.
Più gli esseri si perfezionavano, più i vari elementi (Fuoco, Acqua, Aria, Terra), prendevano forma e consistenza in loro.
Ogni volta che un Essere creato aveva compiuto la sua missione (conoscersi nella sua totalità per permettere all’IO SONO di conoscersi meglio) generava qualcosa di ancora più perfetto.
Avendo, infatti, completato la sua opera, aveva ora acquisito il dono dell’ONNISCENZA ASSOLUTA ( ONNIPRESENZA, ONNIPOTENZA, IMMORTALITÀ) e poteva a sua volta creare.
L’Essere Creante tornava all’IO SONO e, con le stesse potenzialità del suo Creatore IO, oggi partecipa ancora nel gioco della Vita ma ad altri livelli.
E il suo mondo fisico? Spariva con lui.
L’Albero della vita, così, cresceva a sua volta e man mano nuove Sephiroth si aggiungevano al glifo.
Da Esseri gassosi siamo passati a Esseri liquidi e poi Solidi attraversando vari mondi e vari stadi.
L’Albero della Vita oggi
Oggi, ai piedi del Triangolo Astrale (Netzach, Hod, Yesod) sorge Malkuth (il Regno) e in questo Sephirah c’è la creatura frutto di eoni di evoluzione: l’uomo.
L’uomo ospita in sé i tre componenti: Spirito, Anima e Mente.
La Mente nell’uomo è ciò che unisce e divide.
Oggi, in Malkuth, ogni uomo vive Spazio e Tempo in modo relativo e subisce l’Energia.
Il compito dell’uomo, l’unico compito se vogliamo, è trasformare tutti gli elementi (Spazio, Tempo e Energia) da relativi ad assoluti comprendendo che effettivamente non esistono.
Come?
Seguici… non è semplice ma chiunque può comprenderlo.
Come detto all’inizio, con le parole possiamo dire tutto ma è solo con fare e pratica che le nebbie si dissipano.
Abyssus abyssum invocat
Renovetur
si puo attirare denaro pensando (vivendo) l’amore che si crea con il risultato dell’azione che grazie anche a quel danaro si e’ prodotto
ok